Edizione 2023

L’undicesima edizione de La Guarimba International Film Festival si è svolta ad Amantea (CS) dal 7 al 12 agosto 2023.

Quella di quest’anno è stata un’edizione speciale, fatta in casa al Terrenito, lo spazio abbandonato che, passo dopo passo, stiamo trasformando in un centro culturale sempre più attivo e colorato. Lo abbiamo aperto alla comunità che si è creata in sei giorni di cinema, arte e bellezza.

Il Parco La Grotta, che ha ospitato il festival nelle precedenti edizioni, è stato chiuso all’inizio dell’anno per inagibilità. Il comune non ha saputo proporci soluzioni alternative, per cui abbiamo scommesso sul Terrenito, che ci ha regalato delle sorprese inaspettate.

Stringendoci insieme in questa nuova casa, abbiamo dato un segnale forte alla città: continuare a proporre un evento di qualità ad ingresso libero, ricordandoci che non è lo spazio a rendere La Guarimba ciò che è.

159 cortometraggi, 45 nazioni rappresentate, 90 ospiti internazionali, 15 opere d’illustrazione esposte, 6 conferenze e laboratori, 2 concerti e 300 spettatori ogni sera: sono solo alcuni dei numeri che mostrano l’impatto del nostro festival in un piccolo centro del Tirreno cosentino.

L’undicesima edizione de La Guarimba International Film Festival è stata realizzata grazie al sostegno della Fondazione Calabria Film Commission e del Ministero della Cultura Italiano, dell’UNHCR, di GIPHY Artists, dell’Ambasciata del Canada, della Rappresentanza del Governo delle Fiandre in Italia, dell’Accademia d’Ungheria Roma, dell’Ambasciata dell’Israele, dell’Ambasciata della Germania, del Forum Austriaco di Cultura, dell’Istituto Polacco di Roma.

Ha ricevuto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, il Patrocinio del Senato della Repubblica, del Consiglio dei Ministri, della Provincia di Cosenza e del Touring Club Italiano.

Tra i partner di quest’anno: MyMovies, UNICEF Italia, Fichi Marano, Short Film Conference, GLAS Animation, Caffè Guglielmo, Color Fest, Agriturismo U’Casinu Da Scala, Orchestra di Fiati Mediterranea Città di Amantea.

IL PROGRAMMA DELL’UNDICESIMA EDIZIONE

I FILM DELLA COMPETIZIONE

La seconda decade de La Guarimba Film Festival è iniziata con un programma coraggioso e dirompente. Dai 1246 cortometraggi ricevuti, la squadra di programmatori ha composto una selezione di 159 opere da 45 nazioni che rappresentano tutti i continenti, con il 53% delle quali realizzate da donne, coerentemente con il programma di Eurimages “Aiming for 50/50”.

Con 20 Fiction, 20 Animazioni, 10 Documentari, 10 Videoclip, e 5 corti sperimentali nella categoria INSOMNIA, la selezione ufficiale parla italiano, quechua, farsi, francese, swahili, svedese, curdo, inglese, cantonese, spagnolo, arabo, tedesco, greco, irlandese, georgiano, e finlandese.

Abbiamo offerto al nostro pubblico una panoramica del cinema indipendente contemporaneo, lasciando parlare paesi e culture poco rappresentati in Italia, come Congo, Estonia Giordania, Kazakistan, Nuova Zelanda, Qatar, Tanzania e Togo. Diversi stili e linguaggi cinematografici sono stati portati sul grande schermo, mettendo in luce storie che hanno commosso, colpito e, soprattutto, sfidato il nostro pubblico.

I PROGRAMMI SPECIALI 

Abbiamo inaugurato la sera del festival, come ogni anno, con il concerto di apertura dell’Orchestra di Fiati Mediterranea Città di Amantea, composta da musicisti di diverse età, che da anni porta avanti la cultura bandistica e l’educazione musicale in paese.

Quest’anno, l’Orchestra ha omaggiato il compositore statunitense Henry Mancini, eseguendo i suoi brani più famosi mentre le immagini dei film venivano proiettate sullo schermo.

La proiezione di apertura è stata affidata al cortometraggio documentario prodotto dai nostri partner di UNHCR: Rebuilding Ukraine ha mostrato il processo di aiuti umanitari per la ricostruzione degli edifici danneggiati in Ucraina durante i bombardamenti dell’esercito russo. Questo film ha costituito un momento di riflessione per ricordarci che, nonostante la normalizzazione del conflitto, il popolo ucraino sta ancora subendo e soffrendo l’invasione russa, e la guerra è ancora in corso alle porte dell’Europa.

Il programma speciale Storie dall’Iran si è tenuto l’ultima sera, mostrando tre cortometraggi di un paese ancora pieno di contraddizioni e problemi legati alla politica repressiva del suo governo. Tre registi indipendenti, di cui due donne, hanno utilizzato il linguaggio cinematografico per dare voce alla loro individualità e far conoscere al mondo la situazione in cui vivono.

Per la proiezione di chiusura, abbiamo mostrato “10 Anni di Guarimba”, un corto documentario realizzato dal regista venezuelano Felipe Aznar, invitato nel nostro programma di residenza artistica durante l’edizione precedente del festival, in cui i guarimberos hanno raccontato di cosa rappresenta La Guarimba per le loro vite e per la comunità di Amantea.

LE CONFERENZE GUARIMBERE

La mattina del 9 agosto abbiamo organizzato una sessione di conferenze dedicata agli ospiti internazionali del festival e agli operatori culturali calabresi.

Abbiamo scelto il Lido Azzurro come scenario di questo evento, per poter svolgere gli incontri all’aperto e di fronte al mare, in un contesto destrutturato ed informale che ha seguito la forma di un dialogo interattivo. Le conferenze hanno dato ai presenti informazioni utili e concrete su argomenti rilevanti per la loro professione.

Abbiamo iniziato parlando di accessibilità audiovisiva: a presentare il suo lavoro, Marta Miquel Iriarte, dottorato in Traduzione Audiovisiva e Accessibilità Media e, dal 2015, coordinatrice dei sottotitoli dei film de La Guarimba. La sua conferenza, “Subtitling as a Filmmaker Tool”, è stata pensata per i registi ospiti del festival e ha a riguardato l’impatto dei sottotitoli nell’esperienza di fruizione degli spettatori e la loro importanza come contenuto cinematografico, non solamente linguistico. Marta ha risposto ad alcune domande tecniche riguardo il formato, la velocità, il ritmo e i software utilizzati, e ha fornito consigli ai produttori su come muoversi per rendere la sottotitolazione parte del processo creativo, fin dall’inizio della realizzazione di un prodotto audiovisivo.

La seconda conferenza ha visto la presenza di Adama Sanneh, Co-Fondatore e CEO di Moleskine Foundation, che ha visitato il nostro festival e ha parlato di creatività e impatto culturale sulla società. La Guarimba è da un anno all’interno di Creativity Pioneers, una comunità di organizzazioni che utilizzano la creatività come strumento di cambiamento sociale, collaborando lungo tutto l’anno per scambiare idee e pratiche virtuose. Adama ha illustrato i quattro pilastri su cui Moleskine Foundation si basa per selezionare i partner e far crescere la rete: organizzazioni che sono orientate più sul processo piuttosto che sui risultati, hanno una dimensione “g-local”, cioè lavorano su contesti specifici, ma sono rilevanti a livello internazionale, sono focalizzati su target giovani e segmenti non coperti, e sono intersezionali, ovvero si occupano di problemi sociali in maniera organica, riconoscendone la loro interdipendenza. La discussione si è poi concentrata sull’importanza di attivare processi che partono dal basso e coinvolgono attivamente le comunità locali in cui si sviluppano, osando di porsi e porre “grandi domande”.

Infine, il tavolo di discussione si è aperto alle opportunità di finanziamenti per le produzioni cinematografiche in Sud Italia e in Calabria, con l’incontro “Le Voci Calabresi Del Media Talent”, co-organizzato insieme alla Fondazione Calabria Film Commission e Creative Europe Desk Italy MEDIA, che ha dato spazio alle testimonianze di un nutrito tavolo di ospiti: da un lato, Giampaolo Calabrese e Luca Ardenti della Fondazione Calabria Film Commission; dall’altro Luca Marino (Indaco Film), Saverio Tavano (Lighthouse Films), Alessandro Gordano (Lago Film), Matteo Russo (Calabria Movie International Short Film Festival). A moderare l’incontro, Andrea Coluccia di Creative Europe Desk Italy MEDIA, che ha presentato le opportunità che offre il progetto MEDIA: Talents On Tour, in un dialogo attivo con i produttori calabresi, che hanno raccontato i percorsi che hanno intrapreso negli anni in questo programma e le opportunità di lavorare in produzioni internazionali nel Sud Italia.

La Calabria Film Commission ha fornito informazioni molto utili agli ospiti del festival, segnalando la presenza di finanziamenti alle produzioni internazionali che si svolgono in Calabria. I nuovi obiettivi illustrati dalla Fondazione sono indirizzati al superamento dell’immagine stereotipizzata della nostra Regione come terra del mare e della criminalità organizzata, per renderla un polo di produzioni capace di rivolgersi al mercato internazionale attraverso una serie di strumenti, tra i quali: accesso a bandi per le produzioni con sede all’estero; garanzia di produzioni esecutive locali per supportare gli aspetti logistici e burocratici; apertura alle start-up e alle piccole imprese senza storicità.

Alla fine delle conferenze, abbiamo pranzato insieme a tutti gli ospiti, per poi goderci il resto del pomeriggio in spiaggia. Abbiamo quindi alternato momenti informali e strutturati a occasioni di incontro libere, per incentivare le connessioni umane e il senso di comunità.

IL WORKSHOP “CREATING LOOPS” 

Il laboratorio di animazione organizzato in collaborazione con GIPHY si è svolto la mattina del 10 agosto, coinvolgendo 23 partecipanti di diversi livelli ed esperienze, accomunati dalla voglia di produrre GIF animate, conoscersi ed esplorare gli strumenti della piattaforma GIPHY ARTS.

L’evento è stato condotto da Valeria Weerasinghe (animatrice e illustratrice) e Gabriele Tangerini (educatore), e si è svolto in due spazi, l’ufficio interno e il Terrenito.

Siamo partiti con una colazione informale che ha permesso a docenti e partecipanti di rompere il ghiaccio e ha contribuito alla creazione dell’atmosfera rilassata e giocosa che ha caratterizzato tutto il workshop. In seguito ci siamo spostati in ufficio per una breve introduzione al workshop. Il direttore Giulio Vita ha introdotto la piattaforma GIPHY ARTS e ha raccontato com’è nato il rapporto con La Guarimba. Ha parlato della creazione di GIF e del loro impiego tramite hashtag.

Gli organizzatori Valeria Weerasinghe e Gabriele Tangerini hanno introdotto il programma del laboratorio e i suoi scopi:

  • Conoscere la piattaforma GIPHY ARTS, il suo utilizzo e le opportunità sia di diffusione di contenuti che di collaborazione professionale.
  • Favorire l’incontro, il dialogo e lo scambio tra artisti, attraverso un ambiente di lavoro informale e un compito creativo libero.
  • Realizzare delle GIF tramite l’app gratuita ANIMADE FRAMES.

Abbiamo anche previsto la presenza di ospiti speciali: Sacha Beeley, regista e animatrice inglese, ha parlato della sua collaborazione con GIPHY ARTS e delle tecniche utilizzate per realizzare uno dei cortometraggi commissionati. A seguire, anche i registi ed animatori italiani Francesca Colombara e Matteo Dang Minh del duo Ciang hanno mostrato la mini serie ‘Gods of Grease’, un altro prodotto commissionato dalla piattaforma Giphy Arts.

Terminata questa prima fase teorica, siamo tornati all’aperto, dove abbiamo allestito una tavolata coperta da carta da disegno e i partecipanti hanno trovato abbondanti risorse per disegnare (pennarelli, matite, pastelli a cera, pennelli e acquerelli).

Per un’ora e mezza i partecipanti hanno quindi creato GIF utilizzando l’app gratuita ANIMADE FRAMES, disegnando su una griglia con 8 frame messa a disposizione dall’applicazione stessa.

Tutti i partecipanti sono riusciti a realizzare almeno una GIF, e molti ne hanno prodotte più di una. Sono state molto apprezzate l’immediatezza del compito e la semplicità di utilizzo dell’app. Dai questionari di monitoraggio che abbiamo fatto compilare ai partecipanti al termine del workshop, abbiamo ricevuto riscontri interessanti e molto positivi: la totalità degli artisti che si sono messi in gioco hanno apprezzato la possibilità di lavorare insieme, rendendo il lavoro individuale dell’illustrazione dell’animazione un’esperienza collettiva e d’incontro.

Tutte le GIF realizzate durante il laboratorio sono state poi montate per creare il SUPERLOOP che è stato proiettato al pubblico del festival la sera successiva.

IL PORNO FEMMINISTA AD AMANTEA

“Io, come La Guarimba Film Festival, sono convinta che la cultura bella faccia felice la gente, e che si debba fare di tutto per condividerla. Sono inoltre convinta che le culture sessuali appartengano a tutte e tutti, come il mare, e debbano essere distribuite, come l’acqua.” 

Durante l’ultima Guarimba abbiamo ospitato in giuria l’artista multidisciplinare veneziana Benedetta Panisson. Da una conversazione casuale è nata l’idea di organizzare insieme un programma speciale di cinema porno femminista, pensato per avviare una conversazione sul valore artistico della pornografia e sfidare gli stereotipi di un’industria tradizionalmente maschilista.

Un anno dopo, la notte dell’11 agosto, questa pazza idea ha preso vita: abbiamo allestito uno schermo in spiaggia, in una location segreta che abbiamo condiviso con gli spettatori interessati. Di fronte ad un pubblico accorso in gran numero, abbiamo condiviso un momento unico di comunità ed intimità.

Nel suo discorso di introduzione, Benedetta ha condiviso alcune domande al pubblico:

  1. Perché siamo su una spiaggia di notte, in un luogo segreto?
  2. Domanda successiva: siamo marginali?
  3. Ti nascondi quando guardi il porno?
  4. Condividi il tuo porno preferito con i tuoi amici, amanti, famiglia, figli e figlie?
  5. Il porno è ancora nel nesso tra divieti e strutture morali?
  6. Cosa dovrebbe essere il porno in una società senza religione?
  7. Il porno femminista è uno sguardo femminile, maschile o non binario?
  8. Quali pratiche sessuali sono femministe? La penetrazione è femminista? Il sesso anale è femminista? Il sesso orale è femminista?
  9. Il piacere è sempre socialmente, economicamente, politicamente costruito?
  10. Il consenso è trasgressivo?
  11. L’inclusività è erotica?

e l’ultima:

Quando davanti a un porno la nostra eccitazione fisica coincide con la nostra eccitazione intellettuale?

Dopo esserci scaldati con il programma Feminist Porn, la musica afro-caraibica si è liberata nella spiaggia di Amantea con Dayana Chaparro Garcia, in arte Guayaba, artista interdisciplinare e attivista colombiana. Il suo set ha unito suoni afro-caraibici, cumbia, champeta, salsa e guaracha, contaminati da ritmi elettronici, psichedelici e selvaggi, provenienti da molteplici scene underground.

LA MOSTRA DI ILLUSTRAZIONE ARTISTS FOR LA GUARIMBA

Come nelle scorse edizioni, 15 illustratori internazionali, provenienti dai cinque continenti, sono stati invitati a realizzare una loro versione del poster del festival per la mostra Artists For La Guarimba curata da Valeria Weerasinghe, interpretandolo nel loro stile e nella loro lingua. Le locandine sono state esposte al pubblico in uno spazio dedicato, in prossimità dell’accesso della platea, oltre che in una galleria online.

Gli artisti partecipanti dell’undicesima edizione:

Mikel Murillo (Spagna, autore della locandina ufficiale), Carlos Luis Sánchez Becerra (Venezuela), Matteo Dang (Italia), Kelly Schiesswohl (Stati Uniti), Margaux Bigou (Tahiti), Vishnu M Nair (India), Sacha Beeley (Regno Unito), Ngadi Smart (Sierra Leone), Des Skordillis (Australia), Santiago Pérez (Colombia), Antonella Pastén (Cile), Yaka Hara (Giappone), Khoren Matevosyan (Armenia), Liana Raberanto (Madagascar) e Mikkel Sommer (Danimarca).

LA GROTTA DEI PICCOLI: UN FESTIVAL PER BAMBINI E RAGAZZI

Anche quest’anno, la Guarimba ha dedicato parte del proprio programma ai più piccoli in collaborazione con UNICEF Italia, dedicando proiezioni ed attività laboratoriali ai bambini di Amantea, con l’obiettivo di stimolare la curiosità dei piccoli spettatori e immergerli in un programma ricco e variegato di storie e tecniche.

Il programma dei film è stato composto da 100 opere di animazione selezionate dall’animatrice e illustratrice italo-srilankese Valeria Weerasinghe. Durante i giorni del festival, abbiamo ospitato i piccoli partecipanti nei nostri uffici, allestendo uno spazio sicuro e confortevole con un grande schermo per far vivere la magia del cinema.

Con l’obiettivo di combinare l’intrattenimento a un percorso formativo, ogni giorno le proiezioni sono state precedute da diverse attività organizzate dagli educatori Valeria Weerasinghe e Gabriele Tangerini.

Il primo giorno è stato dedicato al laboratorio Doodle Space, uno spazio creativo di disegno libero in cui trovare tutto quello che serve per liberare la fantasia. Grandi e piccoli, inclusi diversi illustratori e animatori ospiti del festival, hanno trovato un luogo in cui sprigionare la propria creatività e raccontare nuove storie e nuovi mondi attraverso forme e colori diversi.

Il secondo giorno è iniziato L’angolo dei disegna-storie, un laboratorio didattico in tre incontri sulla comunicazione, per bambine e bambini dai 4 anni in su, in cui abbiamo imparato a conoscere e riconoscere i tanti modi diversi in cui usiamo le parole, la voce, le espressioni e il nostro corpo per relazionarci con gli altri. Abbiamo usato l’arte visiva e lo storytelling come strumenti per fare esperienza di relazione e riflettere sui diversi modi di comunicare.

Il primo giorno è stato dedicato alla creazione delle storie, mettendo in gioco i bambini e chiedendo loro cosa vuol dire comunicare, cos’è una storia, e creando delle storie insieme a loro. Il secondo giorno, i piccoli partecipanti hanno disegnato i loro racconti ed esplorato i modi diversi in cui ognuno di noi interpreta un messaggio. In fine, durane l’ultima giornata di laboratori, i bambini hanno raccontato le storie nate a chi le ha poi disegnate, facendo così pratica di comunicazione e ascolto.

L’11 agosto, abbiamo voluto dare agli spettatori la possibilità di confrontarsi ed esprimere le proprie opinioni sui corti proiettati, realizzando le proiezioni in forma di cineforum. In questo modo, i bambini hanno potuto scoprire ed entrare in contatto con i tanti diversi stili e approcci che caratterizzano l’animazione contemporanea, dallo stop motion al 2D, dal 3D alle tecniche miste, sviluppando la propria sensibilità estetica e artistica.

Ogni giorno, inoltre, i bambini hanno avuto la possibilità di incontrare i registi presenti al festival, esponendo le loro domande e le loro curiosità direttamente con gli autori delle opere che hanno visto.

Anche quest’anno gli spettatori della Grotta dei Piccoli hanno potuto votare quotidianamente i loro corti preferiti, entrando a far parte della Giuria dei Piccoli. Così facendo, i bambini si sono sentiti ancora più partecipi e responsabili all’interno del progetto che si è concluso, durante l’ultimo giorno, con l’annuncio del film vincitore e la consegna del rispettivo premio. È stato emozionante vedere la gioia dei piccoli partecipanti nel trovarsi sul palco per annunciare la vittoria del film “It was only a rock that looked like someone” direttamente alla sua creatrice, la regista boliviana Matisse Gonzalez che, in questo modo, ha potuto vedere premiare il proprio lavoro direttamente dal pubblico a cui il suo film era destinato.

La Grotta dei Piccoli, nato come un piccolo programma di animazione per permettere ai genitori di lasciare i bambini durante le proiezioni “per grandi”, è diventato un progetto educativo di grande impatto, ispirato ai metodi di educazione non formale come l’Apprendimento Cooperativo e la Scuola Montessoriana.

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LA COMUNITÀ GUARIMBERA

L’undicesima edizione de La Guarimba International Film Festival ha ospitato 90 persone tra registi, produttori, organizzatori di festival, rappresentanti istituzionali e addetti culturali, affidandoci a 9 strutture alberghiere di Amantea per il loro soggiorno. Gli ospiti provenivano da 16 Paesi diversi: Argentina, Belgio, Brasile, Colombia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Irlanda, Kuwait, Regno Unito, Spagna, Svizzera, Tahiti, Ungheria e Venezuela. Per molti di loro era la prima volta in Italia, per alcuni la prima volta in Europa.

Fin dal primo anno, abbiamo portato avanti un’idea molto precisa di festival: un’esperienza di comunità da vivere come festa multiculturale. Abbiamo dunque pensato una serie di attività per incentivare gli ospiti a conoscersi e stare insieme, oltre che a scoprire la nostra cultura e identità calabro-venezuelana.

Per i sei giorni dell’evento abbiamo invitato i partecipanti al Terrenito per i pranzi comunitari, preparati dalla nostra squadra utilizzando prodotti e ingredienti tipici del territorio. Grazie ai pranzi abbiamo avuto modo di incontrarci e conoscerci meglio, condividendo un momento di grande valore simbolico e scambio attraverso il cibo.

In particolare, per l’ultimo pranzo collettivo abbiamo organizzato una festa di cucina venezuelana, preparando e servendo più di duecento arepas, piatto tipico della tradizione sudamericana che ha saputo conquistare anche i palati degli ospiti provenienti da zone lontane nel mondo. In questo modo, oltre a far provare qualcosa di nuovo ai partecipanti, abbiamo potuto consolidare il forte legame che combina le origini calabresi e latino-americane del festival.

LA PULIZIA DELLA SPIAGGIA

Ogni anno, il festival annuncia il suo arrivo ad Amantea con una mattinata dedicata alla pulizia della spiaggia. Trentatré persone fra squadra, volontari e ospiti si sono riuniti sul lungomare per aiutarci a raccogliere i rifiuti presenti sulla costa e restituire un luogo più pulito e vivibile. Oltre che a contribuire al nostro progetto di sostenibilità ambientale CAMBUR, questa attività permette, sin da subito, di consolidare il senso di comunità che ci accompagna durante tutto il festival e a mostrare il risultato di un lavoro collettivo.

IL PROGRAMMA ARTISTS IN RESIDENCY

Artists in Residency è un programma di residenza artistica, dove artisti di diverse discipline si recano ad Amantea e realizzano un loro progetto durante i giorni del festival, ispirandosi ai luoghi e alle personalità di Amantea e lavorando insieme alla comunità del festival. Quest’anno abbiamo invitato l’artista e animatore colombiano Santiago Pérez Rodríguez per realizzare un murales sulla facciata dei nostri uffici, di fianco al Terrenito. Durante i giorni del festival, Santiago ha dato una nuova identità alle nostre pareti, che ora ospitano i suoi personaggi coloratissimi e allucinati.

IL TOUR DEL CENTRO STORICO

Ogni anno organizziamo un tour del centro storico di Amantea dedicato ai nostri ospiti, per far loro scoprire ancora più in profondità il paese e farli sentire parte integrante della nostra comunità.

Il pomeriggio dell’8 agosto ci siamo riuniti al Terrenito per iniziare il tour guidato e ripercorrere la storia nostro centro marino, visitandone gli angoli più suggestivi. Abbiamo riscontrato una forte partecipazione anche da parte di turisti e della gente del posto che, unendosi al gruppo, hanno potuto esplorare, ammirare e ricordare le bellezze del proprio territorio. Siamo passati dall’Arena Sicoli e dal Parcheggio di Via Noto, dove abbiamo organizzato la prima e la nona edizione de La Guarimba, presentando l’intervento di rigenerazione urbana ad opera degli street artist Cesáh e Sara Fratini. Siamo saliti nel centro storico e abbiamo esplorato i vicoli più antichi, passando dalla Chiesa Madre alle rovine della chiesa bizantina di S. Francesco, per poi arrivare alla torre mastia angioina. In fine, abbiamo visitato Palazzo Carratelli, una dimora storica che domina dall’alto il panorama della città e il mare, oggi appartenente all’ex ambasciatore d’Italia a Canberra Gian Ludovico De Martino e alla moglie Camilla de Martino di Montegiordano, che ne hanno recentemente ultimato il restauro.

L’IMPATTO DEL FESTIVAL SUL TERRITORIO

La comunità guarimbera ha portato varietà, internazionalità e ricchezza umana e sociale in un paesino calabrese ricco di storia, bellezza e cultura. Coerentemente con gli obiettivi della Calabria Film Commission, La Guarimba lavora per liberare la Calabria dagli stereotipi di luogo dove andare in vacanza, per renderla un polo culturale attrattivo, capace di attirare finanziamenti e sponsor di diversa natura.

Il nostro budget complessivo per questa edizione è stato di €130.000. Il festival non è costato niente alla comunità di Amantea, e tutti i finanziamenti sono stati raccolti attraverso la scrittura di bandi regionali, nazionali e internazionali, sponsor, ambasciate, donazioni e vendita di gadget. La Guarimba si autofinanzia fin dalla prima edizione, e porta sul territorio un indotto economico indiretto che abbiamo stimato essere di €170.000, includendo tutti consumi per ospitalità e ristorazione da parte dei visitatori del festival, oltre a quelle dei nostri ospiti.

La visibilità e la pubblicità positiva che il festival porta alla città di Amantea è evidente: il nome del nostro paese è menzionato nel progetto “Bella Come il Cinema” di Calabria Film Commission, nei circuiti internazionale Short Film Conference e Creativity Pioneers, nei report delle ambasciate e delle organizzazioni partner, oltre che nella rassegna stampa che quest’anno ha coinvolto testate importanti come Repubblica, Sky Arte, Il Fatto Quotidiano e il TG Regionale. Con MyMovies abbiamo stipulato una media partnership, trasmettendo in streaming una selezione di 15 cortometraggi realizzati durante i nostri programmi di residenza artistica, sulla piattaforma MyMovies ONE.

Attraverso i social media, abbiamo condiviso tutti i momenti formali e informali del festival, creando album fotografici giornalieri, videoreport e storie che hanno contribuito ad aumentare il coinvolgimento del nostro pubblico. Tutti i video che abbiamo prodotto sono stati accompagnati dalla band venezuelana La Pequeña Revancha.

LE PREMIAZIONI

La giuria che ha assegnato i premi delle categorie in competizione è stata composta dall’animatore e illustratore colombiano Santiago Pérez Rodríguez e dalle due animatrici ungheresi Zsuzsanna Kreif e Borcsa Zétényi. Tra i premi delle categorie in competizione e i premi speciali, abbiamo realizzato 9 trofei in legno rappresentanti la scimmia guarimbera. Quest’anno, abbiamo dato riconoscimento a registi e opere audaci e provenienti da paesi poco rappresentanti, come Bolivia, Giordania, Tanzania e Congo.

I FILM VINCITORI

MIGLIOR FICTION: Our males and females di Ahmad Alyaseer | 11′ | Giordania

MIGLIOR ANIMAZIONE: My year of dicks di Sara Gunnarsdóttir | 25′ | Stati Uniti

MIGLIOR DOCUMENTARIO: Apostles of cinema di Darragh Amelia, Gertrude Malizana, Jesse Gerard Mpango, Cece Mlay | 16′ | Tanzania

MIGLIOR VIDEOCLIP: Chasseur chassé di Lolita Do Peso Diogo, Gabriel Wéber | 4′ | Francia

MIGLIOR FILM SPERIMENTALE “INSOMNIA”: AMO di Emmanuel Gras | 20′ | Francia

MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA: Mulika di Maisha Maene | 14′ | Congo

PREMIO “LA GROTTA DEI PICCOLI” (assegnato dalla Giuria dei Piccoli, composta da oltre 30 bambini e ragazzi, che ha annunciato il vincitore sul palco guarimbero, consegnando il premio alla regista presente al festival): It was only a rock that looked like someone di Matisse Gonzalez | 11′ | Messico/Bolivia

PREMIO GUARIMBEROS (assegnato dalla squadra organizzativa del festival): Romeo di Sara G. Cortijo | 11′ | Spagna

NONNINA AWARD (assegnato da Nonna Saveria, la prima spettatrice de La Guarimba): The other end of the street di Kálmán Nagy | 22′ | Austria

IL PREMIO DEL PUBBLICO “VITALIANO CAMARCA”

La terza edizione del Premio del Pubblico “Vitaliano Camarca” si è confermata un’iniziativa di successo per continuare la testimonianza della figura del grande programmatore culturale amanteano e coltivare la memoria collettiva del paese.

Quest’anno abbiamo raccolto 242 voti del pubblico che, tramite un formulario digitale, ha potuto esprimere la propria preferenza e assegnare il Trofeo Camarca, una medaglia artigianale in bronzo ritraente la chiesa di S. Francesco, uno dei simboli di Amantea.

Con 39 voti, il film più votato è stato An Irish goodbye, commedia familiare irlandese di Tom Berkeley e Ross White, che ha commosso il pubblico per la sua immediatezza e forza emotiva.