Il progetto, supportato da Fondazione Carical, nasce nel 2021, in seguito a una analisi delle esigenze e delle mancanze che riguardano principalmente gli studenti e i lavoratori del territorio.
Da dieci anni lavoriamo a stretto contatto con la società civile di Amantea e la nostra esperienza ci ha permesso di analizzare lo stato dell’offerta culturale e dell’aggregazione sociale della comunità. La nostra impressione di giovani che vivono e lavorano nel territorio è sempre stata quella di un contesto di grandi potenzialità, ma fortemente limitato dall’assenza di investimenti e dall’incapacità gestionale in diversi ambiti.
Le fasce più deboli della comunità (giovani, migranti e anziani) soffrono dell’abbandono e dell’assenza di iniziative a loro dedicate, che possono essere esperienziate soltanto in via telematica e a costi inaccessibili per una buona parte delle famiglie. Inoltre, l’assenza di spazi a loro dedicati, come parchi pubblici agibili o aree ludiche, ne rende difficile l’aggregazione al di là delle iniziative personali.
La situazione è ancora più difficile nell’entroterra, dove sorgono diversi comuni che vivono in situazioni di isolamento e di abbandono ancora più marcate. Gli abitanti dei comuni di Aiello, Cleto, Belmonte, Longobardi, Fiumefreddo Bruzio e di tutta l’area circostante, per un totale di circa 10.000 persone, fanno riferimento ad Amantea come centro commerciale dove recarsi durante il fine settimana e il periodo estivo.
Tenendo conto di queste informazioni, abbiamo svolto un’indagine per comprendere ciò di cui la comunità avesse veramente bisogno, realizzando un questionario indirizzato ai ragazzi fino ai 25 anni, studenti di scuola, universitari e giovani lavoratori, strutturato con domande che ci aiutassero a comprendere le loro esigenze e le loro aspettative.
Abbiamo raccolto un campione di 100 risposte valide, rappresentative del nostro target di riferimento. Dal questionario, è emerso che il 92% degli studenti di Amantea è costretta a studiare a casa, evidenziando problemi come la distrazione, la mancanza di una connessione veloce e una scrivania personale. Il 91% di loro ha risposto che frequenterebbe una sala studio o biblioteca per studiare. Attraverso delle proposte strutturate su scale di valori, abbiamo riscontrato l’esigenza da parte di molti studenti di spazi silenziosi, in posizione centrale ad Amantea, con connessione internet e dove poter socializzare con altri ragazzi della loro età.
Il 70% di loro ha espresso gradimento nei confronti di una biblioteca dove poter anche prendere in prestito libri e fumetti.
Il 92% dei ragazzi ha anche espresso il desiderio di avere una sala cinematografica, mentre la totalità di coloro che praticano discipline artistiche come musica, danza e teatro (circa il 25% del totale) si è dichiarato disponibile a utilizzare uno spazio dedicato alle prove. Il 59% di loro ha anche espresso il desiderio di frequentare corsi e laboratori di discipline artistiche.
Da queste informazioni abbiamo iniziato a immaginare lo spazio, come potesse essere suddiviso, cosa dovesse contenere e le sue modalità di fruizione. L’idea iniziale era quella di costruire un nuovo piano all’interno dell’edificio che ospita i nostri uffici, così da comporre man mano la nostra casa della cultura ad Amantea.
Il progetto si è dovuto sin da subito scontrare con ostacoli e ritardi burocratici che avrebbero rallentato notevolmente la nascita dello spazio.
Per questo motivo, in seguito alla messa in vendita di un locale presente nell’edificio adiacente ai nostri uffici, si è arrivati alla conclusione che la soluzione migliore fosse acquistare uno spazio già esistente e trasformarlo nella Piccola Biblioteca di Amantea.
L’acquisto si è finalizzato il 5 luglio 2024. Con l’obiettivo di rendere fruibile lo spazio già nei giorni del festival, da lì sono subito iniziati i lavori per la progettazione e la ristrutturazione del locale. Nonostante il poco tempo a disposizione e nonostante le normali problematiche che un lavoro del genere presuppone, grazie al lavoro di una squadra di professionisti e all’aiuto di tutto il team guarimbero, il 6 agosto, il giorno prima dell’inizio de La Guarimba International Film Festival, abbiamo inaugurato la Piccola Biblioteca di Amantea, la prima biblioteca con aula studio, sala proiezioni e conferenze e studio di registrazione musicale.
All’evento hanno partecipato più di cinquanta persone e, oltre alla comunità locale, erano presenti i sindaci dei comuni di Cleto, Lago, San Pietro in Amantea, Belmonte, Longobardi, Fiumefreddo e Aiello Calabro.
Abbiamo mostrato loro lo spazio e iniziato a pianificare insieme orari e modalità di fruizione, in modo che l’aula si adatti alle esigenze delle persone, e non viceversa.